La rivista internazionale Visioni LatinoAmericane (Edizioni Università di Trieste, Italia) invita a inviare lavori originali e inediti che propongano dal punto di vista delle scienze sociali e umane una riflessione critica e argomentata su:
Salute, educazione e politiche sociali: costruzione o distruzione?
L’attuale processo neoliberista, che assegna la primazia al mercato, all’economia e all’interesse individuale senza freni né controlli, ha ridotto, e in tanti casi letteralmente cancellato, le molte conquiste perseguite dal progetto liberale, in cui il mercato era mediato dalla volontà politica dello stato, della società e dei suoi corpi intermedi. In un tale processo di pesi e contrappesi, di equilibri ricercati e costruiti, seppur tra fatiche e contraddizioni, veniva attribuito un ruolo significativo alla scuola, all’università, alla ricerca, alla sanità e alle politiche sociali pubbliche nella convinzione che in tal modo si potesse garantire, da una parte una critica e feconda partecipazione del cittadino alla res publica che, attraverso l’educazione, poteva divenire il civis che concorre nella gestione della società direttamente e/o anche attraverso le sue rappresentanze elette e, dall’altra, offrire a tutti i suoi componenti uguali diritti di formazione di base, di universale tutela della salute indipendentemente dal censo, di azioni sistematiche e programmate che potessero limitare le disuguaglianze insite nelle azioni del libero mercato. Così facendo, in molti paesi del mondo occidentale, e non solo, per decenni si è attivata una feconda mobilità socio-economica ascendente che ha permesso a molti, attraverso mirate e significative politiche sociali, di integrarsi nella classe media, medio-alta, istruita, partecipi della vita collettiva democratica con responsabilità e capacità critica.
L’attacco al welfare state, avviato dagli anglo-americani Margaret Thatcher e Ronald Reagan nei primi anni Settanta del secolo scorso, ci ha condotti alla globalizzazione neoliberista attuale che, a Oriente come a Occidente, a Meridione come a Settentrione, precarizza a marce forzate e accelerate il lavoro, privatizza (e svuota) le politiche sociali pro attive, la scuola, la sanità, il welfare, con il conseguente impoverimento degli ambiti e degli strumenti partecipativi individuali e collettivi, mettendo in serio pericolo la centralità della persona, della democrazia e dei suoi principi di partecipazione critica e consapevole, di uguaglianza, di giustizia sociale, di progressione fiscale, di lavoro degno ed equamente retribuito…
Quali risposte possono offrire le società occidentali e latinoamericane in un tale contesto di sfiducia del cittadino e di una democrazia infiacchita e vacillante?
Quali scenari si stanno delineando in un subcontinente latinoamericano (e nei suoi diversi paesi che lo compongono e caratterizzano) ricco di risorse naturali e umane, ma impoverito dalle crescenti disuguaglianze neoliberiste globalizzanti?
Quali riflessioni offrire per costruire e/o ri-costruire un’educazione e una sanità pubbliche rinnovate che siano in grado di farsi strumento di un futuro più giusto e partecipato, centrato su politiche sociali che abbiano al centro la persona e i suoi diritti/doveri di civis?
Sono ben accetti anche saggi su tematiche libere.
Il testo da proporre va redatto seguendo scrupolosamente le regole editoriali (Per gli autori) riportate sul sito della rivista (www.visionilatinoamericane.com/it; www.openstarts.units.it/handle/10077/4947) e utilizzando il template (vl-template.docx). Consultare la policy della rivista (Progetto e politiche)
Tutti gli articoli saranno sottoposti a controllo antiplagio e ad una double-blind international peer review. Con l’invio l’autore dichiara che i saggi sono originali e inediti e allega la liberatoria.
Lingue: spagnolo, portoghese, inglese e italiano.
La data di consegna degli articoli, tra le 6.000 e le 7.000 parole, è il 10 maggio 2023, in formato Word (Corpo 12). Vanno incluse una sintesi, di non più di 50 parole, in italiano, inglese e spagnolo, e 5 parole chiave in italiano, inglese e spagnolo. Il saggio va inviato all'indirizzo: info [at] visionilatinoamericane.com.
Visioni LatinoAmericane ospita lavori originali e inediti che pongano attenzione alle scienze sociali e umane, con particolare riferimento alla sociologia, all'antropologia, all'educazione, alle politiche sociali e al social work. Adotta una prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare nello studio dell'America Latina e dei Caraibi nei loro rapporti con l'Europa (e con l'Italia in particolare) e il resto del mondo. La rivista, come esplicitato nella propria dichiarazione di etica editoriale, contrasta e condanna ogni azione di plagio, falsificazione e fabbricazione di dati, ponendo la massima attenzione alla verifica dell'originalità, tramite l'uso del software Turnetin, e della qualità scientifica degli articoli previo referaggio internazionale doppio cieco. La responsabilità di quanto scritto resta comunque all'autore ferma restando la piena e pronta disponibilità della Rivista e dell'Editore, qualora ne vengano a conoscenza, a rettificare quanto erroneamente pubblicato Visioni LatinoAmericane è una rivista semestrale edita da Eut - Edizioni dell'Università di Trieste (Italia). Partecipa alle iniziative del Consiglio europeo per la ricerca sociale in America Latina (Ceisal), del Consiglio latinoamericano delle scienze sociali (Clacso) e di Latindex. È una pubblicazione internazionale ad accesso aperto e interdisciplinare con international peer review a doppio cieco.